I principali aspetti in cui la funzione del Curatore è stata recentemente modificata
“Curatori più efficienti e dinamici, questo uno degli effetti del D.L. 83/2015 (L. 132/2015), con cui il legislatore è intervenuto in modifica di molti punti cardine del R.D. 267/1942, con un giro di vite sui tempi della procedura fallimentare, e prevedendo alcune misure di ausilio, in tema di liquidazione dell’attivo, chiusura della procedura e azione revocatoria.”
Gian Paolo Ranocchi e Claudio Ceradini, sul Sole 24 Ore di lunedì 2 Novembre 2015, approfondiscono i principali aspetti in cui la funzione del Curatore è stata recentemente modificata, in termini di tempi imposti allo sviluppo della procedura fallimentare, e di nuovi poteri e strumenti introdotti. Focus sui più recenti orientamenti in termini fiscalità della crisi, in tema di imponibilità IRAP delle sopravvenienze da falcidia (DRE Marche – interpello 910-78/2015), e di apertura da parte dello schema di legge di stabilità 2016 al diverso e più rapido esercizio del diritto del creditore di rettifica dell’Imposta sul Valore Aggiunto ex art. 26 D.P.R. 633/1972, a partire peraltro dal 2017.
Sintetizzati i principali aspetti di novità degli strumenti di risanamento, concorsuali e non. Novità sul contenuto del piano concordatario, sulla procedura e sul ruolo dei creditori. Nuovo l’accordo di ristrutturazione del debito con intermediari finanziari, che se in sola moratoria non richiede l’omologazione.
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