Dal 31 gennaio 2020 l’UK fuori dall’UE: regole immutate fino al 31 dicembre 2020
Lo scorso 29 gennaio 2020 il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente il testo dell’accordo di recesso che vede l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Termina così, dopo l’entrata nel 1973 nella Comunità Europea, il lungo legame che ha visto l’UK membro attivo dell’Unione per quasi 47 anni.
Formalmente già dal 31 gennaio 2020 lo Stato britannico non fa più parte dell’Unione Europea, ma per fortuna nulla cambia in tema di regole sugli scambi intracomunitari di beni e servizi. Nell’accordo di recesso è previsto per cittadini ed imprese un periodo transitorio a partire dal 1 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 ove la normativa e le procedure UE in materia di libera circolazione delle merci e dei servizi rimangono immutate.
La conferma arriva anche dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli con comunicato diramato lo stesso 29 gennaio.
Solo dopo il 31 dicembre 2020, salvo diverso accordo, il Regno Unito non sarà più parte del territorio doganale e fiscale (IVA e accise) dell’Unione Europea, con conseguenza che la circolazione delle merci tra UK e UE verrà considerata come commercio con un Paese terzo (operazioni di import ed export).
Sicuramente entro tale data saranno stabilite regole più chiare e vantaggiose per le merci che entrano, escono o transitano attraverso il territorio doganale e fiscale. In ogni caso, ad oggi le imprese potranno continuare la propria operatività con tale Paese senza alcuna novità operativa, trattando le operazioni di scambio alla stregua di operazioni intracomunitarie e permanendo gli adempimenti ad oggi in vigore, quale ad esempio, la presentazione dei modelli intrastat quando obbligatori. In futuro, con l’avvicinarsi del 01 gennaio 2021 le stesse dovranno attrezzarsi e cambiare le proprie procedure interne per adattarsi alle nuove regole previste per le operazioni di import ed export.
Link di collegamento al: Comunicato stampa Agenzia Dogane Monopoli del 29 gennaio 2020